Una delle eredità più complesse della serie di crisi finanziarie che ha colpito l’economia mondiale negli ultimi dieci anni, e l’Eurozona in particolare, è senza dubbio la diffusa presenza, negli ultimi due anni, di attività con rendimenti nominali negativi e di una forte volatilità dei mercati. Questo nuovo contesto ha un impatto sulle decisioni di investimento delle famiglie e dei grandi investitori istituzionali e pone la necessità, per chi svolge il mestiere della consulenza finanziaria agli investimenti, di avere una comprensione sempre più articolata e capillare dei prodotti e delle necessità degli investitori, nonché di valutare attentamente la loro tolleranza al rischio. Questo studio inizia un percorso di riflessione in cui gli Autori – partendo da elementi finanziari già ben noti, quali la domanda di “assicurazione” e il processo di asset allocation, basato sia sulla teoria tradizionale di portafoglio alla Markovitz che sui nuovi sviluppi della finanza comportamentale (behavioral asset allocation) – evidenziano alcune implicazioni delle scelte ottimali in tema di miglior rapporto rendimento atteso–rischio di portafoglio. Il lavoro nasce dalla collaborazione, ormai consolidata, tra il CASMEF (Centro Arcelli per gli Studi Monetari e Finanziari) della LUISS e Assoreti (Associazione delle Società per la Consulenza agli Investimenti), che, con Assoreti Formazione, Studi e Ricerche, sta predisponendo format formativi innovativi sul tema, a beneficio di una migliore consulenza.
L’asset allocation in presenza di tassi di interesse negativi
Nicola Borri, Enrico Maria Cervellati, Domenico Curcio, Antonio Fasano
Luglio 2016
112 pagine